mercoledì, aprile 28

Acquisto di un computer

Acquistare oggi un personal computer è piuttosto semplice. Possiamo trovare una infinita gamma di modelli sia in negozi speializzati che in supermercati, i prezzi a parità di modello più o meno si equivalgono.
In un supermercato possiamo comprare ad un prezzo più basso ma il servizio di assistenza è minimo; in caso di guasti, anche se in garanzia, i tempi di attesa per riavere il computer riparato superano i 30 giorni.
In un centro specializzato, si spende qualcosa in più, ma il servizio è più accurato ed in caso di guasti la riparazione (soprattutto su computer assemblati) si riduce in genere ad una settimana di attesa.

In quest'ottica ho stipulato un accordo con un negozio di Sacile (PN) per l'acquisto di un computer da parte dei soci AID della sezione di Pordenone ad un prezzo un po' più vantaggioso ma soprattutto già configurato con un corredo di programmi utili ai ragazzi dislessici.

La loro offerta è a prezzo fisso, nel senso che mantengono lo stesso prezzo costante nel tempo e lo stesso margine di guadagno.
Se faccio un esempio mi spiego e mi faccio capire meglio:
Un PC di fascia Home (per l'uso a casa) costa sempre 499 euro, normalmente dispone di 2 Gb di RAM (memoria) e di 250 Gb di hard-disk (disco fisso). Se nel periodo in cui fate l'acquisto il prezzo della RAM si dimezza, voi pagherete sempre 499 euro ma avrete un PC con 4 Gb di RAM (è solo un esempio prezzi e configurazioni sono inventati).

Quindi voi scegliete la fascia di prezzo e quindi il tipo di computer, e loro ve lo consegnano pronto per l'uso con una serie di programmi freeware (gratuiti) già installati:
- IHMC Cmap (mappe concettuali)
- Balabolka (lettore di testi digitali)
- Open Office (Editor di testi, fogli elettronici, ecc.)
- Unicode Dictionary (dizionario multilingua)
- Programma di assistenza remota (permette a me e a loro di collegarci al vostro computer restando a casa notra nel caso abbiate bisogno di assistenza)

Su richiesta, se non siete troppo lontani, vengono anche a casa a installarvelo ed a collegarlo alle periferiche (video, stampanti, router, ...) che già possedete.

Vi lascio il link al sito Menhir Informatica se volete contattarli.
Chiedete di Abramo e dite che vi mando io ;-)

Ciao Gianandrea


PS: Vorrei aggiungere che non intendo fargli pubblicità e che non prendo nessun tipo di commissione. Se qualche altro negozio che vende computer vuole proporre una qualche convezione, sarà mia premura esporla e proporla durante uno degli incontri della Sezione AID di Pordenone.

martedì, aprile 27

Chi sono

Ciao, mi chiamo Gianandrea, ho 40 anni, lavoro nell'informatica e metto a disposizione della Sezione AID di Pordenone le mie competenze in questo settore curando il sito della sezione, insegnando a ragazzi e genitori l'uso degli strumenti "informatici" compensativi, scrivendo manuali per l'utilizzo degli strumenti compensativi, cercando in rete nuove idee per aiutare i nostri ragazzi nello studio.

Ho due figli con DSA, un ragazzo di 15 anni ed una ragazzina di 10. Ovviamente fantastici... come potrei dire diversamente?... ed una moglie che mi sostiene (in tutti i sensi) con i suoi consigli, la sua pazienza, la sua saggezza... e non è una sviolinata, ma lo penso realmente :)

La nostra storia in breve

La mia esperienza nel mondo dei DSA inizia con mio figlio (ora ha 15 anni), con una maestra di scuola elementare che preferisco non commentare, e con una pediatra che per farmi una richiesta di visita chiedeva cosa pensavano le insegnanti. Così il nostro percorso verso la diagnosi comincia verso la metà della quarta elementare portando Samuele non dal pediatra ma dal medico di base (superamento dell'età minima) che ci fa la richiesta di visita.

Prendiamo appuntamento in due strutture: il Burlo a Trieste e la Nostra Famiglia a San Vito al Tagliamento. Casualmente ci danno colloquio il Burlo un giorno la Nostra Fam. il giorno dopo.

Al Burlo "ufficialmente" una persona ci dice che non ha niente, poi prende un foglio, strappa l'inestazone dell'ospedale e ci indica una serie di libri sulla dislessia e un programma dell'Anastasis da comprare ... "ma se non ha niente" chiediamo... risposta: "il fatto è che alla fine della quarta elementare le possibilità di recupero sono troppo basse e ci rovinerebbero la media".

Ce ne andiamo delusi e disgustati. Il giorno dopo ci presentiamo comunque alla Nostra Fam., fanno diversi test. Alla fine della giornata ci dicono "vostro figlio E' dislessico e anche disgrafico, ma se lui e voi siete daccordo e ci assicurate il vostro impegno (lui nell'applicarsi, noi nel portarlo due volte la settimana) potremmo fare un ciclo di sedute con la logopedista.
Samuele si impegna e anche noi. Manuela lascia il lavoro per seguirlo a casa nel pomeriggio. Rinunceremo a qualcosa di meno importante.

L'anno successivo amici di amici ci consigliano di andare a Bologna all'ASL. C'è un centro specializzato nelle disabilità linguistiche e cognitive in età evolutiva. Andiamo, due giorni di test. Il primo giorno dalle 9 alle 16 con 1 ora di pausa pranzo il secondo giorno dalle 9 alle 12, poi incontro con logopedista, psicologa e neuropsichiatra.
Confermano la diagnosi della Nostra Fam. e dicono che la logopedista ha fatto un lavoro eccezionale perché in 6 mesi Samuele è riuscito ad ottenere miglioramenti che normalmente si ottengono in un paio d'anni.

Tirando le somme:
al Burlo non ci vedranno mai più.
alla Nostra Famiglia sono stati bravi, ma una volta chiusa la cartella clinica di Samuele (e quindi i contributi dal Servizio Sanitario Nazionale) non si sono più resi disponibili neanche per una telefonata.

alla Corte Roncati di Bologna continuiamo ad andare ogni anno non solo per verificare l'andamento di Samuele ma anche per sua sorella Beatrice (10 anni). Hanno dimostrato comprensione, cortesia e soprattutto competenza e disponibilità dal primo giorno in cui ci siamo andati e continuano ancora oggi. Hanno dato sempre la disponibilità a farsi contattare da scuole/insegnanti per fornire qualsiasi spiegazione e supporto. Li porteremo sempre nel nostro cuore. Beatrice fa i salti di gioia ogni volta che ci andiamo e si abbraccia tutte le dottoresse (la dott.ssa Manuela in particolare).

Gianandrea